Quando i babbuini andavano al cinema

di Emanuela Nava

Una volta i babbuini non si grattavano mai. Erano tipi molto educati: dipingevano, leggevano, andavano sempre al cinema.
Quando incontravano un elefante facevano l'inchino e lo chiamavano Sua Maestà. 
Se incontravano una biscia si fermavano e dicevano:
"Prima lei, signorina."
Ma se all'improvviso da un sentiero spuntava un istrice gridavano:
"No, non spari, signore."
Oppure: "Aiuto, mi ha colpito con un aculeo!" E cadevano a terra, tenendosi la pancia. Allora le lucertole che passavano di lì chiamavano la polizia, i pompieri, la guardia medica e sul più bello, mentre la giraffa si metteva il cappello da sceriffo e il leone arrivava col camice da chirurgo, i babbuini si alzavano e dicevano:
"Fine del primo tempo, signori."
I babbuini erano attori nati. Avevano visto talmente tanti film che sapevano scimmiottare alla perfezione cow"boy, capitani coraggiosi, poliziotti pasticcioni e il bello è che avevano aperto una scuola di recitazione per tutti gli animali della foresta.
Gli elefanti facevano la parte dei re e dei pompieri. Le zebre: i vigili urbani. I leoni: i professori. Le iene: sempre la parte del cattivo. 
Ma le scene d'amore erano il pezzo forte dei babbuini. Appena vedevano una scimmia, i babbuini facevano la bocca a cuore e poi guardando l'amata negli occhi, esclamavano:
"Tesoro, tesoro!"
E se lei scappava, loro partivano all'inseguimento, perché la caccia al tesoro era uno dei loro giochi preferiti.
Ma un giorno in cui interpretavano un film di indiani, i babbuini inseguirono per sbaglio un gruppo di uomini che passava a cavallo e per fare la guerra gli lanciarono bucce di banana, proiettili di carta, e anche una cassetta di pomodori maturi.
Allora gli uomini si offesero a morte.
"Aiuto, moriamo!" dissero, pulendosi la faccia e i vestiti da quella poltiglia rossa. E qualcuno per la paura svenne, un altro fece testamento, un terzo disse: che peccato, era una giornata così bella.
Ma i babbuini che capirono in che guaio si erano cacciati, corsero a scusarsi.
"No, no, non abbiate paura, è solo pomodoro, al cinema si fa tutto per finta."
Però gli uomini non scherzavano affatto. Erano così arrabbiati che quando si accorsero che erano ancora vivi, fecero la voce grossa e chiamarono le guardie. 
"Da oggi i babbuini non andranno più al cinema!" ordinarono. 
E detto fatto misero un poliziotto davanti a ogni ingresso.
Da allora i babbuini non vanno più al cinema, e per la noia hanno incominciato a grattarsi e a spulciarsi tutto il giorno. E sono diventati degli zoticoni: non leggono, non recitano, non dipingono più.
E se incontrano un uomo, gli lanciano una sputatina e un pidocchio sulla testa. 
Ma allora sì che ricomincia il divertimento, perché quando gli uomini iniziano a grattarsi e a infuriarsi sembrano solo scimmie e i babbuini scoppiano a ridere e non si fermano più.

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