Quando i cani non avevano la coda

di Emanuela Nava

I gatti
Una volta i gatti non facevano le fusa. Avevano un carattere da gufi e non davano confidenza a nessuno.
Il lunedì dormivano, il martedì ronfavano, il mercoledì aprivano un occhio, il giovedì aprivano l'altro occhio, il venerdì si stiracchiavano, il sabato arrotavano le unghie. Ma la domenica finalmente andavano a pescare.
Prendevano rete, canna e lenza e correvano al mare. Saltavano sul molo, buttavano l'amo e pescavano di tutto. Pesci fritti, pesci bolliti. Una volta nel Mar Rosso un soriano pescò un tonno in scatola. E nel Mar Nero un siamese pescò persino un salmone affumicato. Ma dopo avere divorato ogni cosa, i gatti tornavano a casa, sputando qua e là le lische spinose.
Il giorno in cui però un tigrato sputò un osso più lontano del solito, un uomo che passava di lì per caso scivolò sulla spina di pesce e andò a gambe all'aria. Povero gatto: l'uomo si infuriò così tanto che iniziò a tirargli sul muso tutto quello che trovava: bottiglie di plastica, sacchetti della spazzatura, persino una serie sporchissima di improperi:
- Fannullone, randagio, maiale!
Non l'avesse mai fatto. Quando il gatto si sentì dare del maiale, perse la calma. Soffiò, drizzò il pelo, miagolò:
- Io non sono un maiale! Io sono l'animale più pulito della terra!
E per pulire l'onta, stava per partire all'attacco come una tigre, pronto anche a strappare gli occhi di quello scimunito, quando nella via si fermò una bambina con una borsa in mano.
- Ehi micio, guarda cos'ho pescato nel Mare Pacifico.- disse.
Allora il gatto mise il muso dentro la borsa. La bambina accarezzò il gatto, il gatto sentì un brividino lungo la schiena e subito quei due capirono che erano fatti l'uno per l'altra.
- Avanti, non vale la pena sporcarsi le zampe con un gigante simile!- esclamò la bambina e il gatto la seguì. E miagolò di contentezza e si strusciò sulle sue gambe e iniziò a fare le fusa.
Da quel giorno quel gatto e tutti i gatti che nacquero dopo di lui fanno le fusa: il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato e anche la domenica.
Ma quelli che vivono nelle case dei bambini, ogni mattina scendono dal divano e cominciano a miagolare piano. E si leccano i baffi, e si arrampicano sul tavolo. Lì accanto, nel frigorifero, ci sono certi pesci al sugo, certe sardine sotto sale, che solo un gatto allocco aspetterebbe l'ultimo giorno della settimana per andarli a pescare.

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